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Come aprire un food truck?

Regole e requisiti per l'attività di street food itinerante.

Aprire un food truck e avviare un’attività di street food è una prospettiva entusiasmante, per chi ama la cucina e vuole un’opportunità di business con investimenti ridotti e la libertà di avere il ristorante ovunque voglia, tuttavia esistono delle regole e dei prerequisiti per cominciare, vediamo quali.

Innanzitutto esistono dei requisiti soggettivi, previsti dalle normative vigenti, alternativi tra di loro:

  •  Essere iscritti al REC (Registro degli Esercenti il Commercio, nella categoria “somministrazione al pubblico”) presso la Camera di Commercio di riferimento;
  •  Aver frequentato i corsi, e superato gli esami, per il commercio nel settore alimentare tenuti dalla propria Regione;
  •  Aver esercitato per almeno due anni nel corso degli ultimi 5, l’attività di vendita alimentare, o avere avuto un ruolo (dipendente, titolare o socio) in una ditta esercente tale attività;
  •  Aver conseguito un diploma presso una scuola alberghiera;
  •  È sufficiente che ci sia una persona preposta in possesso dei requisiti nel caso di società.

Ma per aprire uno street food in Italia ciò evidentemente non è sufficiente, perché è necessaria una licenza, attualmente è molto semplice ottenerne una, che può essere sia per una postazione fissa, all’interno di un Comune, sia per il più classico dei food truck itinerante.

Chiaramente si può poi optare per un franchising street food mobile, cosa che comporterebbe molto meno oneri che si accollerebbe la società franchisor, però nel contempo anche meno libertà di scelte a livello commerciale.

A questo punto bisogna scegliere il mezzo, per cominciare magari un’ ape car street food usata, oppure se si ha disponibilità un furgone o un’ape nuova, la cosa più importante è che vada personalizzata con colori e/o insegne, in modo da renderla facilmente riconoscibile, specie se si decide di non essere sempre nello stesso posto.

 

Ma quali sono le specialità del tipico negozio ambulante che si vede in città?

 

Al di là della pizza a portafoglio che vince la gara a mani basse, sono numerosi i prodotti street food in città.

Sicuramente una nota di merito la dobbiamo riservare al cuoppo (contenitore conico di carta rovesciato) fritto, che specie in provincia la fa da padrone nella ristorazione ambulante, i carretti street food che propongono i bollenti e profumati ‘zeppole e panzarotti’ non mancano ovviamente neanche in città, anzi.

A questi si affiancano sempre più spesso i cuoppi di pesce, che le pescherie propongono da friggere al momento e da mangiare in strada.

Come dimenticare o per e o muss? Specialità che si ottiene da alcune parti bovine e suine accuratamente pulite e bollite, affettate e condite con sale e limone, da provare assolutamente per i non napoletani che sono in zona.

Street food per antonomasia è rappresentato a Napoli dal banco esterno delle pizzerie, un ben di dio che vi farà porre dubbi esistenziali su ciò che dovrete prendere: frittatine di pastamontanarecrocchè di patatepasta cresciuta, ammiccheranno con fare languido e nessuno potrà resistervi.

La pizza fritta, iconica specialità di strada, celebrata anche in diversi film, è un altro caposaldo dello street food partenopeo. Croccante, caldissima, fragrante, è ripiena di ricotti, salsa di pomodoro, cicoli di maiale, ricotta e formaggio, una vera delizia per il palato.

Il panino napoletano, infine, ha un impasto piuttosto morbido ed è ripieno di salame, mozzarella, provolone, cicoli e chi più ne ha più ne metta, mangiarne uno a metà mattinata, vi farà stare tranquilli fino a cena!

 
 

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